La montagna del futuro. In unibz si parla di ricerca e innovazione con iNEST
Di Redazione

Il progetto iNEST – Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem (Ecosistema dell’Innovazione del Nord-Est interconnesso, ndr.) si avvia alla conclusione con due convegni tematici che presenteranno i risultati dei progetti di ricerca dello Spoke 1, dedicato alla montagna e coordinato da unibz. Lo spoke si focalizza su attività di ricerca e di trasferimento tecnologico nell’ambito degli ecosistemi montani, con l’obiettivo di sviluppare nuovi prodotti, processi e stili di vita in grado di valorizzare le tradizioni locali e rafforzare la vitalità economica, ambientale e sociale delle aree montane. A questo scopo, unibz ha istituito il Centro di Competenza Ecosistemi di Innovazione per Contesti Montani, diretto dal prof. Fabrizio Mazzetto.
Finanziato dal PNRR – Next Generation EU con un investimento complessivo di 110 milioni di euro, iNEST ha coinvolto nove università del Nord-Est, istituti di ricerca, enti pubblici e imprese creando un vero e proprio ecosistema dell’innovazione. Ogni spoke si è concentrato su una tematica particolare: nello spoke dedicato alla montagna, coordinato da unibz, sono stati attivati 50 progetti di ricerca accademici, 16 progetti di impresa finanziati tramite bandi a cascata e diversi progetti condotti da giovani ricercatori con un budget dedicato. I risultati di queste attività, suddivise per area tematica (research topic – RT), saranno presentati durante le due giornate finali che si terranno all’edificio della Facoltà di Ingegneria di unibz al NOI Techpark. Gli eventi sono rivolti a stakeholder, professionisti, imprese e istituzioni interessati a conoscere le sfide e le soluzioni per il futuro delle montagne.
Il primo evento, in programma venerdì 24 ottobre, sarà coordinato dai docenti unibz Ilenia Fronza e Maurizio Righetti e sarà dedicato al tema della qualità della vita e della sicurezza ambientale in montagna (RT1). Verranno affrontati aspetti sociali, culturali e giuridici legati alla vita in montagna, con approfondimenti su telemedicina, ambienti di vita e prevenzione del rischio idrogeologico. La mattina è prevista una sessione plenaria introduttiva, mentre il pomeriggio sarà dedicato a sessioni parallele di presentazione dei progetti. Tra questi, il progetto sugli smart villages (villaggi intelligenti), coordinato dalla prof.ssa Fronza, che mira a rendere le comunità montane più connesse e inclusive. Attraverso attività intergenerazionali, corsi di formazione e strumenti digitali innovativi, il progetto ha sviluppato strategie e persino un gioco interattivo per sensibilizzare bambini e cittadini sulle potenzialità dei villaggi intelligenti e promuovere la digitalizzazione della popolazione locale.
Il secondo evento, che si terrà venerdì 21 novembre, sarà dedicato ai temi della resilienza dei sistemi produttivi e delle catene di approvvigionamento (RT2) e della decentralizzazione delle strutture e infrastrutture per l’energia e la logistica (RT3). Coordinato dai professori unibz Marco Baratieri, Fabrizio Mazzetto e Guido Orzes, l’incontro prevede una sessione plenaria al mattino e sessioni parallele al pomeriggio. Si parlerà di energia, logistica e innovazioni tecnologiche per la resilienza e la sostenibilità dei sistemi montani, oltre che delle sfide delle filiere produttive in montagna, dalla sostenibilità alla gestione delle risorse e delle connessioni economiche. Tra i numerosi progetti di questo filone c’è Feral Wool, una ricerca coordinata dalla professoressa Secil Ugur Yavuz di unibz, che esplora nuove possibilità per la lana locale in Alto Adige e propone scenari futuri per questa filiera attraverso workshop co-creativi, installazioni artistiche e collaborazioni con musei, allevatori e artigiani. Altri progetti inerenti a queste tematiche, promossi da imprese private, hanno spaziato dalla sperimentazione di nuove colture di nicchia, come i pistacchi, per coniugare redditività e sostenibilità negli ambiti montani, allo sviluppo di soluzioni innovative per il trasporto di materiali e per la comunicazione mediante sistemi a cavo ad elevata automazione e dirigibili.
Per la partecipazione al primo evento è previsto il riconoscimento di 3 crediti formativi professionali (CFP) da parte dell’Ordine degli Ingegneri.
Gli eventi sono gratuiti, ma è richiesta la registrazione entro il 20 ottobre per il primo appuntamento. Il modulo per l’iscrizione al secondo evento, da compilare entro il 17 novembre, sarà disponibile sulla pagina nelle prossime settimane.
Persone nell’articolo: Fabrizio Mazzetto