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Libera Università di Bolzano

Economia Società

I governi e le promesse

L'editoriale di Paolo Roberti (Facoltà di Economia) ci aiuta a capire le dinamiche sottese alle coalizioni e alle promesse elettorali.

By Paolo Roberti

Ritratto del ricercatore Paolo Roberti in un corridoio dell'università
Il ricercatore Paolo Roberti (Facoltà di Economia), autore dell'editoriale. Foto: unibz

La complicata formazione di un'alleanza di governo, emersa a valle delle ultime elezioni provinciali, mostra le difficoltà che emergono quando partiti tra loro molto diversi devono riuscire a convivere.

Nel contesto di una coalizione di governo, è arduo comprendere chi ha davvero cercato di implementare certe politiche, e ogni partito ha l'incentivo ad incolpare gli alleati per la mancata messa in pratica delle proprie promesse. Questa confusione può alimentare la sfiducia degli elettori e comportare una crescente astensione, mettendo a dura prova il meccanismo della democrazia rappresentativa. La riprova di queste difficoltà è data, in Italia, dall’instabilità delle coalizioni di governo nazionali e, in Germania, dal percorso ad ostacoli della coalizione semaforo. Nonostante questi problemi, in parte ineliminabili, i governi di coalizione sono i più diffusi al mondo, ad ogni livello amministrativo, e nella nostra provincia le dinamiche storiche dei vari partiti sembrano suggerire che i governi di coalizione saranno la regola, più che l’eccezione, per gli anni a venire. Quali sono le soluzioni che i partiti mettono in campo per evitare un crollo di fiducia tra i propri elettori?

Nell’agosto 2024 insieme a Matteo Cervellati dell’Università di Bologna e Giorgio Gulino, dell’Università di Roma Tor Vergata, chi scrive (della Libera Università di Bolzano) ha pubblicato su Econometrica, una delle più prestigiose riviste di economia al mondo, un articolo che intende far luce su questi temi.

Il meccanismo di interesse viene identificato sfruttando una caratteristica particolare delle schede elettorali nei comuni italiani: la collocazione delle liste elettorali nelle coalizioni è casuale, facendo sì che alcune posizioni saltino all'occhio agli elettori più di altre, portando così ad un pacchetto di voti “in regalo” alle liste che per caso sono capitate in quel punto. A seguito dei maggiori voti capitati alle liste elettorali che per loro fortuna si trovano in tale posizione, queste riescono ad ottenere anche un numero maggiore di consiglieri e quindi un più grande peso negoziale. Questo meccanismo ci permette di studiare la relazione di causa-effetto tra un maggiore peso elettorale e le decisioni di un partito all'interno delle alleanze di governo nei comuni italiani. Scopriamo che i partiti, quando ricevono questa spinta di voti, riescono a fare implementare alla propria coalizione politiche che effettivamente rispecchiano le proprie promesse elettorali. Quindi i partiti che concentrano i loro manifesti elettorali sull’importanza della scuola pubblica, faranno spendere alla propria coalizione più soldi nel capitolo scuola, mentre i partiti che promettono di abbassare le tasse sulla casa, faranno in modo che la propria coalizione riduca questa imposizione fiscale.  Questo accade per tutti i maggiori partiti nel panorama politico italiano. Tale risultato è sorprendente perché i cittadini  non possono facilmente assegnare una singola iniziativa, implementata formalmente da tutta la coalizione, ad un singolo partito. Di fronte alle richieste che i partiti ricevono da diverse associazioni e organizzazioni per fare politiche diverse da quelle promesse, che incentivo hanno a mantenersi fedeli alla parola data, se tanto gli elettori potrebbero non capire chi ha implementato una data politica?

Scopriamo che i partiti, che ricevono un’inaspettata spinta elettorale, inseriscono nella giunta comunale i propri membri, ma non solo: si impegnano anche a far nominare assessori che rispecchino, col proprio profilo, le categorie che il partito vuole rappresentare. Quindi, un partito che favorisce le imprese cercherà di avere assessori imprenditori o liberi professionisti, mentre un partito a favore della scuola pubblica sceglierà degli insegnanti come assessori. Questi membri del governo locale porteranno con sé le proprie preferenze politiche, suggerendo agli elettori che sono stati loro, e di conseguenza il partito che li ha nominati, a spingere per talune politiche. Tale meccanismo aiuta a far sopravvivere la credibilità dei partiti politici nel complicato contesto delle coalizioni di governo. 

I risultati di questa ricerca offrono una speranza ai cittadini delusi dalla politica. Anche se qualche volta le dinamiche delle alleanze politiche sembrano incomprensibili, i partiti sanno che per sopravvivere devono dare risposte ai loro elettori. Questo li spinge ad essere realistici nelle promesse e ad impegnarsi per implementarle. I partiti che non seguono questa regola invece non sopravvivono e scompaiono. 

Quest'articolo è stato pubblicato anche sui quotidiani "Adige" e "Alto Adige".