Collaborazione Città di Bolzano-Università. Rinnovata la convenzione

L’accordo firmato in Comune a Bolzano conferma e rafforza un rapporto consolidato mirante a valorizzare le sinergie tra le competenze tecnico-scientifiche dell’università e le esigenze di sviluppo del territorio urbano. La convenzione nasce dall’impegno comune per lo sviluppo del territorio. Il Comune di Bolzano, quale ente responsabile per la pianificazione, lo sviluppo e la gestione del territorio urbano e dei suoi servizi, riconosce la complessità delle sfide che richiedono specifiche conoscenze scientifiche e tecniche. La Libera Università di Bolzano, dal canto suo, opera per promuovere la ricerca, l’apprendimento permanente e la diffusione delle conoscenze, con l’obiettivo di contribuire alla crescita culturale e allo sviluppo tecnologico, socio-economico e ambientale della cittadinanza di Bolzano.
“Sono particolarmente lieto di poter aggiungere, con il rinnovo della convenzione che regola i rapporti di collaborazione in essere tra il Comune di Bolzano e l’Università cittadina, ulteriori, concreti tasselli a quei proficui legami di collaborazione che tanto in passato, quanto in futuro, hanno prodotto e continueranno a produrre, benefici effetti nello sviluppo della nostra Città a vantaggio dell’ intera, nostra, comunità”, così il sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi.
Anche la presidente di unibz, la prof.ssa Ulrike Tappeiner, sottolinea l’importanza della collaborazione. “Questa partnership illustra come un’università e la sua città possano lavorare insieme per sviluppare soluzioni innovative per le sfide di oggi e di domani”, afferma Tappeiner, “come università, consideriamo il nostro compito non solo quello di creare conoscenza, ma anche di dare un impulso concreto allo sviluppo sostenibile della regione”.
“Siamo molto contenti di poter proseguire la collaborazione con le istituzioni del capoluogo, che aveva avviato il mio predecessore, il prof. Paolo Lugli”, aggiunge il prof. Alex Weissensteiner, “Bolzano è a tutti gli effetti una città universitaria. Crediamo che unibz abbia dato un contribuito prezioso alla città, attirando studenti e studentesse e accademici e accademiche da tutto il mondo. Questo rinnovo della convenzione sottolinea la volontà condivisa di investire in una cooperazione solida e orientata al futuro, mettendo a sistema le rispettive risorse e competenze per affrontare le sfide della città”.
Gli ambiti di intervento strategico
Il nuovo accordo tra il Comune di Bolzano e unibz prevede una collaborazione strutturata in diversi ambiti strategici. Per quanto riguarda la formazione e la didattica, l’accordo mira a valorizzare le competenze di unibz nella formazione della cittadinanza e nel supporto al tessuto economico e sociale locale. Il Comune, dal canto suo, offrirà sostegno per progetti di tesi, tirocini e altre attività formative. Sul fronte della ricerca e del trasferimento della conoscenza, il Comune di Bolzano si propone come un laboratorio a disposizione dei progetti di unibz, con iniziative pensate per promuovere la divulgazione scientifica e sostenere lo sviluppo economico, culturale e sociale del territorio. Un ulteriore ambito di collaborazione è quello della ricerca di finanziamenti congiunti. Comune e università lavoreranno insieme per partecipare a bandi di finanziamento nazionali ed europei, sviluppando progetti comuni. Infine, l’accordo punta anche alla promozione dell’università nella città attraverso attività ed eventi volti a rafforzare il legame tra la comunità cittadina e l’ateneo, tra cui l’inserimento della dicitura “Città universitaria” nella segnaletica urbana.
La città e la sua università inserite in una rete europea di collaborazione
Dal 2022, il Comune di Bolzano e unibz partecipano congiuntamente alla rete europea EUniverCities, che collega città di medie dimensioni e le loro università con l’obiettivo di promuovere innovazione economica, sociale e tecnologica. Questa collaborazione internazionale rappresenta un ulteriore tassello nella strategia comune di valorizzazione del territorio.
Persone nell’articolo: Alex Weissensteiner, Ulrike Tappeiner