Nuove leve della ricerca. A unibz oltre 5 milioni di euro dal FSE+
By Redazione
L’importo più elevato mai raggiunto da unibz nelle programmazioni che si sono succedute fino ad oggi. Per la programmazione 2021-2027 la Libera Università di Bolzano ha ottenuto un significativo sostegno finanziario dal Fondo sociale europeo Plus (FSE+), con un totale di 5.695.769,23 €. Questi fondi sono stati assegnati a copertura di personale di alta qualifica coinvolto in progetti di formazione avanzata e di ricerca scientifica di rilevanza strategica per lo sviluppo economico e sociale dell’Alto Adige.
“I progetti di ricerca finanziati con i soldi del Fondo sociale europeo Plus rappresentano un importante investimento per unibz e per l’intera provincia di Bolzano. È la prima volta che riceviamo un finanziamento dedicato per quattro diverse linee di intervento. Attraverso la promozione della formazione avanzata e della ricerca scientifica, questi fondi contribuiranno a sostenere la competitività delle imprese locali e a sviluppare nuove competenze e soluzioni innovative, rispondendo alle sfide attuali e future del mercato del lavoro e della società”, afferma il rettore, prof. Paolo Lugli.
Come verranno impiegati i fondi del FSE+
I fondi saranno destinati principalmente al finanziamento di: sette borse di dottorato (1.199.386,13 €), 14 assegni di ricerca (1.735.542,20 €), otto posizioni per ricercatori a tempo determinato (2.320.855,90 €) e di tre Master di 1° livello (439.985,00 €).
I dottori e dottoresse di ricerca, in possesso del più alto livello di formazione universitaria, dispongono di competenze critiche, scientifiche e metodologiche che li rendono in grado di svolgere attività di ricerca di alta qualificazione nei centri di ricerca e, più in generale, per affrontare e risolvere problemi complessi. Promuovere questo tipo di competenze in Alto Adige è la premessa per un continuo sviluppo economico del territorio e cruciale per il mantenimento della competitività delle imprese altoatesine. Sette giovani dottorandi o dottorande di ricerca verranno quindi impegnati su una tematica inerente la Smart Specialisation Strategy della Provincia Autonoma di Bolzano e afferiranno a uno dei seguenti corsi – triennali – di dottorato: Food Engineering and Biotechnology, Mountain Environment and Agriculture, Management, Linguistics, Advanced-Systems Engineering, Computer Science, e Sustainable Energy and Technologies. A questi si aggiungeranno sia gli assegnisti e le assegniste di ricerca, sia i ricercatori e le ricercatrici a tempo determinato. Nel primo caso, verranno reclutati 14 assegnisti o assegniste di ricerca che, sotto la guida di personale accademico di unibz, svolgerà un progetto di ricerca su una tematica specifica della Smart Specialisation Strategy della Provincia Autonoma di Bolzano. Lo stesso avverrà per gli otto ricercatori o ricercatrici a tempo determinato.
I finanziamenti del FSE+ verranno inoltre indirizzati anche alla creazione di tre nuovi percorsi formativi: tre Master di primo livello (rivolti quindi a chi è in possesso di una laurea almeno triennale) in “Gestione digitale e socialmente sostenibile delle risorse umane”, “Amministrazione pubblica europea” e “Progettazione e realizzazione di interventi per la qualità di vita”. Tale impiego risponde alle esigenze imposte dalle trasformazioni del mercato del lavoro e pone l’accento sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità sociale nel settore pubblico e privato, nel quadro delle priorità individuate dall’UE. Tutti e tre i nuovi corsi adotteranno un approccio multidisciplinare e multilingue. Il Master in “Gestione digitale e socialmente sostenibile delle risorse umane” si rivolgerà a quanti sono interessati a occuparsi di gestione delle risorse umane in azienda; quello in “Pubblica amministrazione europea”, ai futuri specialisti delle dinamiche amministrative e organizzative del settore pubblico (soprattutto laureati e laureate interessate a lavorare nel settore pubblico con strumenti innovativi e in linea con le migliori amministrazioni europee). Infine il Master in “Progettazione e realizzazione di interventi per la qualità della vita” fornirà a chi è interessato a lavorare nel settore sociale gli strumenti indispensabili per migliorare il benessere dell’utenza attraverso interventi innovativi dal punto di vista sociologico, psicologico e pedagogico.
Persone nell’articolo: Paolo Lugli