Bolzano per un giorno capitale italiana della sicurezza antincendio
By Redazione
Il capoluogo altoatesino, sede dell’unico Master universitario in Fire Safety Engineering in Italia, ospiterà l’evento ‘nextFSE - La nuova generazione della sicurezza antincendi’ il 4 ottobre prossimo. Organizzato in collaborazione tra la Facoltà di Ingegneria e NOI Techpark, con il supporto finanziario del progetto FESR Impact e la collaborazione di Agorà Activities, ‘nextFSE’ si propone come piattaforma per l’innovazione concreta, volta a creare un hub permanente di connessioni tra i professionisti della sicurezza antincendi.
Un formato inedito e innovativo. A differenza delle tradizionali fiere o congressi, ‘nextFSE’ è una manifestazione unica nel suo genere, focalizzata su incontri professionali e interazioni dirette tra i partecipanti. Non solo un evento ma un’esperienza che trasforma il mercato in una rete attiva, dove il linguaggio cambia, le distanze si accorciano e le idee si condividono. ‘nextFSE’ si rivolge sia a figure professionali specificamente impegnate sul versante della sicurezza antincendio (progettisti, amministratori pubblici, vigili del fuoco, dipendenti di aziende attive nel settore delle costruzioni, dell’impiantistica e dei materiali per l’edilizia) sia ad altre indirettamente coinvolte come avvocati e assicuratori.
“L’obiettivo che ci poniamo è creare uno spazio dinamico di informazione e formazione, in cui i partecipanti diventino protagonisti attivi di un progetto globale di cambiamento sostenibile incentrato sulla sicurezza antincendio”, afferma il prof. Andrea Gasparella, preside della Facoltà di Ingegneria e organizzatore assieme al NOI Techpark, “il nostro scopo, oltre a diventare punto di riferimento italiano del mondo del FSE (Fire Safety Engineering, ingegneria antincendio, ndr.) è creare un ambiente informale, ideale per incontrarsi, condividere esperienze, anticipare tendenze e costruire alleanze strategiche. Un luogo libero, gestito dall’impegno, dalle conoscenze e dalla curiosità, dove professionisti accreditati e visionari si confrontano su temi chiave per il futuro della sicurezza antincendi”.
Temi centrali di quest’anno e prospettive future
La prima edizione di ‘nextFSE’ ruoterà attorno al tema “Il Futuro è Qui, da Qualche Parte”, proponendo storie e visioni di chi può raccontare il futuro già oggi. I partecipanti avranno l’opportunità di esplorare e discutere sei macro-temi fondamentali per il settore assieme ad alcuni dei più noti professionisti nel campo del FSE:
- #Innovazione: Il potenziale del digitale, con focus su Digital Twin e AI applicati alla sicurezza antincendi.
- #Progettazione: Successi nel campo della Structural Fire Safety Engineering.
- #Filiera: Nuove alleanze tra gli attori della filiera antincendi.
- #Cliente: Esplorare nuovi mercati e fidelizzare clienti nel settore pubblico e privato.
- #Cambiamento: Impatti della transizione energetica sulla sicurezza e le nuove figure professionali emergenti.
- #Futuro: Incontri con guru del settore per tracciare le strade delle generazioni future.
Un’occasione imperdibile per investire nel proprio futuro professionale
Partecipare a ‘nextFSE’ significa investire tempo e risorse per espandere la propria rete di contatti e sviluppare il proprio business in un settore in rapida evoluzione. Non è solo un evento, ma un’opportunità per diventare protagonisti di un cambiamento condiviso, esplorando un nuovo modo di rapportarsi al mercato e al futuro. “Con ‘nextFSE’, Bolzano e la Libera Università di Bolzano si conferma ancora una volta come punto di riferimento per l’innovazione e la sicurezza antincendi, offrendo un evento che promette di anticipare le tendenze e guidare il cambiamento nel settore. Essere presenti significa abbracciare il futuro e contribuire attivamente alla sua costruzione”, conclude il prof. Gasparella.
L’evento si terrà in lingua italiana. Gli ordini professionali hanno richiesto l’accreditamento dei crediti di formazione continua per i loro iscritti.
Per ulteriori informazioni e iscrizioni, visitare il sito https://nextfse.events.unibz.it/
Persone nell’articolo: Andrea Gasparella