Oltre 350 candidati alla ricerca della carriera dei sogni nel campus di unibz
Di Redazione

Si è tenuta questo pomeriggio nel campus in centro città l’edizione del 2024 del Career Fair, l’evento organizzato dal servizio Tirocini e Placement della Libera Università di Bolzano per agevolare il matching tra il fabbisogno delle aziende e gli studenti e laureati, mettendo questi ultimi in contatto con i potenziali datori di lavoro in settori diversi: dall’industria al commercio, dalla tecnologia alle istituzioni pubbliche.
Molto nutrita – con 70 stand – la presenza di datori di lavoro interessati ad esaminare i profili di nuovi candidati con cui rinforzare i loro ranghi. Le imprese hanno offerto tirocini e opportunità di sviluppo professionale a studenti e studentesse e laureati e laureate, non solo di unibz: per loro, il Career Fair rappresenta un’occasione unica per entrare in relazione diretta con aziende, istituzioni e organizzazioni locali ma non solo.
Tra le aziende presenti figuravano nomi rinomati come Loacker, Alperia, Ikea e HILTI. La novità di quest’anno è stata la partecipazione anche della stessa Libera Università di Bolzano come datore di lavoro. “Il Career Fair offre una preziosa piattaforma per il dialogo tra domanda e offerta di lavoro qualificato e per il networking”, afferma Iris Tappeiner, responsabile del servizio Tirocini e Placement, “negli ultimi anni, l’evento ha attirato sia studenti in cerca di stage sia laureati che vogliono affermarsi sul mercato del lavoro o riorientarsi professionalmente. Studenti e studentesse così come laureati e laureate hanno la possibilità di presentare il proprio CV e di sostenere colloqui di lavoro e il Career Fair è ormai diventato un appuntamento fisso in Alto Adige”.
"Il Career Fair è importante per i nostri studenti e studentesse, ma anche per chi, pur provenendo dall’Alto Adige, frequenta l’università altrove”, sottolinea il rettore, prof. Alex Weissensteiner, “tutti hanno l’opportunità di stabilire un contatto con imprese, locali e non, e istituzioni che hanno bisogno del loro apporto. Ci vediamo quindi come una piattaforma che facilita l’entrata di giovani forze, competenti e motivate, nel mondo del lavoro. Per tanti studenti e studentesse, ad esempio della magistrale si tratta di un momento molto fruttuoso di incontro con i datori di lavoro”.
Persone nell’articolo: Iris Maria Tappeiner, Alex Weissensteiner