Sicurezza alimentare. Gobbetti tra gli autori del Concept Paper nazionale
Von Arturo Zilli

Marco Gobbetti, preside della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali e figura di spicco nel campo della microbiologia alimentare, ha coordinato il gruppo di lavoro – che comprende scienziati italiani prestigiosi come, tra gli altri, il prof. Carlo Caltagirone, neurologo, o il genetista prof. Paolo Gasparini – che negli ultimi mesi ha elaborato il testo del Concept Paper sulla Sicurezza Alimentare. Il documento strategico promosso dal Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita (CNBBSV), un organo di consultazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato presentato due giorni fa ufficialmente nella Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a Roma.
Il concept paper, redatto in collaborazione con enti come l’Istituto Superiore di Sanità, il CREA e l’Accademia dei Georgofili, affronta in maniera approfondita il tema della sicurezza alimentare, declinata sia come food safety (sicurezza igienico-sanitaria) sia come food security (accesso stabile e sufficiente a un’alimentazione sana e sostenibile). “Il documento vuole rappresentare una visione integrata e multidisciplinare della filiera agroalimentare italiana”, spiega Gobbetti, “ci siamo proposti di analizzarne punti di forza e criticità, dalla produzione alla trasformazione, distribuzione e consumo”.
Il documento – che pone l’Italia al passo con gli altri Paesi europei – propone una serie di azioni concrete e linee strategiche volte a rafforzare la sostenibilità e la resilienza del sistema agroalimentare italiano. Tra i principali ambiti di intervento emergono: la valorizzazione delle produzioni locali e promozione del modello mediterraneo; l’innovazione tecnologica nella produzione primaria e nella conservazione degli alimenti; lo sviluppo di fonti proteiche alternative; l’istituzione di un Coordinamento nazionale per la Sicurezza Alimentare, con l’obiettivo di coordinare ricerca, valutazione del rischio e trasferimento tecnologico; il potenziamento della formazione universitaria e della comunicazione scientifica verso i cittadini.
Il contributo del professor Gobbetti e del gruppo di esperti da lui coordinato si rivela dunque cruciale per il futuro della sicurezza alimentare dell’Italia, in un momento storico in cui l’intersezione tra salute, ambiente e alimentazione e mercato richiede risposte sistemiche, autorevoli e condivise.
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