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Freie Universität Bozen

Design Auszeichnung

Monografia di Letizia Bollini selezionata all’ADI Index

Il volume “Registica Multimodale. Saggi 1998-2022” della professoressa di Design e Arti ha superato la selezione per il Compasso d’Oro.
Letizia Bollini insegna Communication, Interaction e Transmedia Design alla Facoltà di Design e Arti. Foto: unibz
Letizia Bollini insegna Communication, Interaction e Transmedia Design alla Facoltà di Design e Arti. Foto: unibz

Un riconoscimento della primogenitura su un filone di ricerca sui “nuovi media” (come si designavano negli anni ’90 i media digitali, legati al web che muoveva i primi passi) e il ruolo del designer. La settimana scorsa, a Milano, Letizia Bollini, professoressa di Communication, Interaction e Transmedia Design alla Facoltà di Design e Arti, ha ricevuto la comunicazione che la sua monografia aveva superato la selezione nella categoria “Ricerca Teorica, Storica, Critica, editoriale” dell’ADI Design Index 2024. Si tratta del passaggio che precede la selezione del Compasso d’Oro, il premio assegnato dall’Associazione per il Disegno Industriale ai professionisti che hanno dato lustro alla categoria dei designer per mezzo di contributi critici o loro progetti.

Un'immagine delle monografia di Letizia Bollini. Foto: privata
Un'immagine delle monografia di Letizia Bollini. Foto: privata

La pubblicazione selezionata - “Registica Multimodale. Saggi 1998-2022 / Multimodal Directing. Essays 1998-2022”, pubblicata da Maggioli Editore - è una raccolta di saggi scritti lungo più di un ventennio da Letizia Bollini. “Ciò che caratterizza il filone di ricerca cui mi sono dedicata dal mio dottorato fino ad oggi, è stata l’intuizione - originale per il contesto italiano - di non parlare di “multimedia” come si faceva allora ma - seguendo la lezione di Donald Preziosi e di Gunther Kress - di multimodalità della comunicazione, di osservare come la nascita di tanti linguaggi artistici imponeva il ripensamento del processo creativo e progettuale del designer”, spiega Bollini, “quest’ultimo non doveva più essere interpretato come il progettista di un oggetto o artefatto bidimensionale ma come una sorta di regista, che deve coordinare una miriade di professionalità distinte e tanti linguaggi che si intrecciano in un ecosistema esperienziale”.

Le riflessioni della docente e ricondensate nella pubblicazione selezionata dall’ADI Design Index per la preselezione del Compasso D’Oro erano state uno dei progetti selezionati nella categoria “Ricerca & Didattica” del premio internazionale AWDA, AIAP Women in Design Award 2023.