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Freie Universität Bozen

La seconda vita degli scarti alimentari attraverso la fermentazione

Ospite di questa puntata di unibz insight è Raffaella Di Cagno, Direttrice del Centro di Competenza internazionale sulle Fermentazioni degli Alimenti (ICOFF).

Von Giulia Maria Marchetti

La Professoressa Raffaella Di Cagno nel laboratorio.
Raffaella Di Cagno, professoressa di Microbiologia degli alimenti e direttrice del Centro di Competenza internazionale sulle Fermentazioni degli Alimenti (ICOFF).

Ogni anno, nell’Unione Europea, finiscono nella spazzatura oltre 59 milioni di tonnellate di cibo, con un costo stimato di 132 miliardi di euro. Ma quello che chiamiamo “scarto” non è sempre un vero rifiuto: spesso si tratta di sottoprodotti ricchi di valore nutrizionale che, se opportunamente trattati, possono trasformarsi in nuove risorse. 

In questa puntata di unibz insight ne parliamo con Raffaella Di Cagno, professoressa di Microbiologia degli alimenti e direttrice del Centro di Competenza internazionale sulle Fermentazioni degli Alimenti (ICOFF). Con lei esploriamo il potenziale della fermentazione: un processo naturale e millenario che oggi, grazie alla ricerca, diventa una chiave strategica per ridurre lo spreco, creare alimenti funzionali e persino sviluppare ingredienti utili per la nutraceutica e la cosmetica. 

Dal significato di “sottoprodotto alimentare” alle sfide della loro conservazione, fino alle possibilità della fermentazione di precisione, la professoressa Di Cagno ci guida in un viaggio tra microbi e innovazione. E non mancano spunti pratici anche per chi vuole sperimentare la fermentazione in casa, riscoprendo i benefici che questi cibi hanno sul nostro microbioma. 

Contenuto disponibile solo in italiano

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