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Free University of Bozen-Bolzano

I Rotary Club altoatesini ospiti della Facoltà di Ingegneria

L’incontro di ieri tra l’Università e i Rotary Club locali rafforza il legame tra innovazione, impegno sociale e sviluppo territoriale.

By Giulia Maria Marchetti

I vertici dell'Università con i membri dei Rotary Club dell'Alto Adige.
I vertici dell'Università con i membri dei Rotary Club dell'Alto Adige. Foto: unibz

Sinergie per il futuro, dell’Alto Adige e della Libera Università di Bolzano. Ieri pomeriggio, martedì 18 febbraio, i Rotary Club di Bolzano, Bressanone e Merano hanno varcato le porte del nuovo edificio della Facoltà di Ingegneria nel Campus del NOI Techpark di Bolzano: un evento che sottolinea il valore della collaborazione tra istituzioni accademiche e associazioni del territorio. L’iniziativa ha offerto l’opportunità di un dialogo costruttivo tra il mondo universitario e il Rotary, organo di impegno sociale e sviluppo comunitario, rafforzando così i legami tra l’Università e il tessuto sociale di riferimento.

Durante la visita, i rotariani sono stati accolti con entusiasmo dai vertici della nostra Università, che hanno spiegato il significato degli incontri e delle collaborazioni con le realtà del territorio: in questo caso, presentare un nuovo spazio di eccellenza e consolidare la collaborazione tra mondo universitario e Rotary. “Ci sono ancora molte persone scettiche nei confronti della scienza ed è proprio per questo che è importante che un’istituzione come la nostra si apra non solo alle aziende, ma anche alla popolazione e alle associazioni. La meta è creare un circuito aperto e inclusivo di condivisione della conoscenza”, afferma il rettore, prof. Alex Weissensteiner. Una visione condivisa anche dal direttore generale Günther Mathà: “La nostra Università sin dall’inizio ha avuto una missione: essere un progetto di pace. Siamo stati la prima istituzione di ricerca scientifica a mettere insieme studenti che parlavano tedesco, italiano, inglese o ladino e a dimostrare che la diversità è una ricchezza. Vogliamo trasmettere questi valori anche al territorio”. A fare gli onori di casa anche il prof. Andrea Gasparella, preside della Facoltà di Ingegneria. “Quello che più mi ha sorpreso dell’Alto Adige sono l’iniziativa e l’innovazione che ne caratterizzano le aziende. Nella nostra Facoltà vogliamo trasmettere gli stessi valori ai nostri studenti affinché possano diventare imprenditori e restituire, almeno in parte, quello che hanno ricevuto da questo territorio”, conclude Gasparella. A sottolineare l’importanza dell’incontro anche i presidenti dei tre Rotary Club, Maximin Liebl (Bolzano), Paolo Prinoth (Bressanone), Hans Werner Wickertsheim (Merano), che hanno sottolineato come dalla collaborazione e dalla reciproca conoscenza possano emergere opportunità di innovazione e sviluppo per tutta la regione.

I membri del Rotary Club nello Smart Mini Factory Lab.
I membri del Rotary Club nello Smart Mini Factory Lab. Foto: unibz

L’incontro è proseguito con la visita dei laboratori della Facoltà, dove i partecipanti hanno potuto vedere le potenzialità e le innovazioni introdotte in questo nuovo polo tecnologico. I professori responsabili dei diversi laboratori hanno illustrato agli ospiti le ricerche condotte dai lori gruppi di lavoro e hanno mostrato alcuni esempi dei risultati e delle applicazioni sviluppate dai ricercatori.

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