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Rivitalizzazione degli spazi pubblici a Cavalese con la Steam School

La sfida degli studenti delle Università di Bolzano e Trento. Nel weekend dal 15 al 17 marzo a Cavalese si svolgerà la prima “unibz & unitn STEAM Spring School”.

By Arturo Zilli

Un paese ai piedi di una montagna.
Un'immagine di Cavalese. Foto: Mario Penner | Wikimedia

Una sfida per gli appassionati di soluzioni smart, che sfruttano le possibilità offerte dalle tecnologie per progettare soluzioni per spazi di comunità che siano sostenibili, e soprattutto centrate sui bisogni dei cittadini. Nel fine settimana da venerdì 15 a domenica 17 marzo, nelle sale della biblioteca e del centro servizi del Comune di Cavalese una trentina fra studenti, studentesse e docenti esperti delle Università di Bolzano e di Trento, iscritti a diverse Facoltà (tra cui Design e Arti, Scienze della Formazione, Ingegneria e Informatica, Interazione Persona-Macchina), metteranno in comune le rispettive competenze e abilità specifiche per progettare, insieme, soluzioni che sfidano prospettive e stereotipi e favoriscono la nascita del dialogo tra quanti usufruiscono di uno spazio pubblico comune.

“È la prima volta che proponiamo una scuola trans-disciplinare ed esperienziale di questo tipo, che unisce i due atenei e studenti di diverse discipline”, spiega la prof.ssa Rosella Gennari, docente della Facoltà di Ingegneria unibz, “il tempo sarà limitato ma, a maggior ragione, saremo stimolati al massimo per costruire proposte di soluzioni che possono essere rilevanti per i cittadini e di ispirazione per le istituzioni, per immaginare nuove destinazioni di spazi pubblici attualmente non pienamente sfruttati”.

Obiettivo dei docenti delle università di Bolzano e di Trento (Rosella Gennari, Luisa Petti e Letizia Bollini per unibz e Alberto Montresor, Francesca Fiore per UniTrento) è di incoraggiare i e le partecipanti a sfidare gli stereotipi e a immaginare nuovi utilizzi degli spazi sottoutilizzati, per riportarvi e ricrearvi nuove forme di socialità e dialogo inter-generazionale. Un compito da affrontare con le discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica), a cui va aggiunta la “A” delle Arti. “Vogliamo favorire il dialogo tra discipline diverse”, aggiunge la ricercatrice Francesca Fiore del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’informazione di UniTrento ”, perché siamo convinti che una molteplicità di approcci ai problemi, e una stretta sinergia con il territorio che ci ospita, sia più feconda e utile per affrontare il lavoro di ‘domani’ ai nostri studenti e studentesse, un lavoro che richiederà sempre di più di saper dialogare e considerare prospettive differenti dalla propria”.

La sede di questo corso laboratoriale sarà messa a disposizione dal Comune di Cavalese. Dotato di sale versatili per workshop, una pista da ballo per attività sociali e spazi esterni pronti per essere trasformati in un giardino urbano, l’attuale centro anziani sarà il terreno di prova ideale per gli esperimenti degli studenti della “unibz & unitn STEAM Spring School”. Chi parteciperà alla scuola residenziale imparerà le basi della progettazione centrata sulla persona in un team eterogeneo. Progetterà soluzioni che partono dall’analisi dei dati emersi dall’incontro con i cittadini, affinché le soluzioni non vengano calate dall’alto ma corrispondano a quanto espresso dalla comunità.

Un primo momento di incontro con l’amministrazione comunale sarà già domani, venerdì 15 marzo, per l’accoglienza di studentesse e studenti a Cavalese, che si terrà alle 15.30 nella Sala Frasnelli della Biblioteca comunale di Cavalese. La condivisione dei primi risultati e un confronto, sempre con il sindaco e gli altri rappresentanti comunali, ci sarà anche il giorno successivo, sabato 16 marzo, dalle 10 sempre nella stessa sede. La domenica mattina i partecipanti concretizzeranno le ipotesi progettuali cui avranno lavorato nei due giorni precedenti ed esporranno, sempre nella Sala Frasnelli della Biblioteca comunale di Cavalese, le soluzioni individuate, considerandone la sostenibilità.

 

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