MobileDev 2025: Tra innovazione digitale e soft skills
By Editorial Team

Ieri, nel campus della Facoltà di Ingegneria al NOI Techpark, è partita la 14esima edizione di MobileDev, la scuola estiva di informatica per studenti e studentesse delle scuole superiori di tutta Italia: un coding camp di 20 ore che permette di vivere un’esperienza immersiva che alterna momenti di spiegazione teorica a project work pratici di sviluppo di applicazioni per smartphone. Per gli iscritti è un’opportunità, oltre che per apprendere competenze importanti di programmazione, anche di vivere una prima esperienza in università, capire cosa è possibile studiare e imparare nelle aule di unibz, ma anche per collaborare con altri coetanei e perfezionare quelle competenze trasversali, sociali e relazionali, indispensabili nel mondo del lavoro.
Al termine della settimana, i partecipanti ricevono un attestato di partecipazione, che può essere riconosciuto come credito scolastico o come Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO). Da alcuni anni, inoltre, MobileDev si svolge in modalità ibrida, riproducendo così il funzionamento dei team distribuiti che oggi caratterizzano l’industria del software e permettendo la partecipazione anche a scuole del resto del Paese.
«MobileDev si innova ogni anno», sottolinea la prof.ssa Ilenia Fronza della Facoltà di Ingegneria, ideatrice e organizzatrice del workshop, assieme a Luis Corral, docente e manager in ambito aerospaziale presso l’ITESM di Querétaro, in Messico. Quest’anno, le innovazioni sono introdotte grazie al progetto OSCAR, un progetto europeo coordinato da unibz che coinvolge sette partner europei di Finlandia, Spagna, e Italia (tra cui il Ministero dell’Istruzione e la Direzione Istruzione e Formazione Italiana della Provincia autonoma di Bolzano). «Nell’edizione di quest’anno saranno introdotte nuove strategie didattiche frutto di due anni di ricerca e punteremo di più su AI e sostenibilità», spiega Fronza, «inoltre in aula saranno presenti ricercatori del progetto OSCAR per l’esperienza dei partecipanti».
Un percorso completo di apprendimento
MobileDev non richiede conoscenze pregresse di programmazione. Attraverso un approccio basato sul learning by doing, i partecipanti sono guidati in un percorso che unisce teoria, pratica e lavoro di squadra. Le prime attività offrono un’introduzione ad Android e iOS e accompagnano i ragazzi e le ragazze in un viaggio attraverso l’architettura e le funzionalità dei sistemi operativi mobili. In questo contesto vengono presentati i fondamenti della programmazione, dalla creazione di algoritmi e diagrammi di flusso alla scrittura di semplici programmi in pseudocodice. Nella fase successiva, l’attenzione si sposta sullo sviluppo di applicazioni basate sull’Intelligenza Artificiale. «I gruppi identificano un problema concreto, quest’anno legato alla sostenibilità ambientale, discutono possibili soluzioni e progettano una app utilizzando interfacce grafiche intuitive, che permettono loro di trascinare e combinare oggetti per creare applicazioni per Android e iOS», aggiunge Fronza.
Un aspetto centrale del workshop è l’esperienza del lavoro in un team distribuito. «I partecipanti sperimentano modalità collaborative tipiche dell’industria del software, esercitano competenze come la capacità di co-creare, attribuire priorità alle attività, coordinarsi e sincronizzarsi online utilizzando strumenti digitali con il lavoro altrui, oltre a sviluppare determinazione e spirito di squadra», commenta la docente. L’intero percorso punta a promuovere le competenze trasversali individuate dal Consiglio dell’UE come fondamentali per l’apprendimento permanente: la competenza personale e sociale, la cittadinanza attiva, lo spirito imprenditoriale e la consapevolezza culturale ed espressiva.
Al termine di questa settimana, i gruppi di lavoro presenteranno i progetti ideati e sviluppati. Ogni team illustrerà un prototipo funzionante, raccontando l’origine dell’idea, la sua pertinenza e il pubblico di riferimento, senza tralasciare il modello di business che ne potrebbe sostenere lo sviluppo. In questo modo, MobileDev stimola non solo le competenze tecniche, ma anche la creatività e l’iniziativa imprenditoriale mentre la Libera Università di Bolzano conferma il proprio impegno nel trasferire ai giovani competenze innovative e nel prepararli ad affrontare le sfide tecnologiche e sociali con spirito critico, collaborazione e creatività.
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