Inaugurato l’anno accademico 2024/25
By Editorial Team

Durante i saluti iniziali, la presidente, prof.ssa Ulrike Tappeiner, ha sottolineato l’importanza della comunicazione scientifica. “Viviamo nell’era dei social media e delle fake news, una realtà in cui la scienza non è più riconosciuta come autorità indiscussa”, ha spiegato la presidente, “per questo credo che dobbiamo aprirci maggiormente verso l'esterno e iniziare un dialogo aperto con la popolazione. Il valore di un'università non può più essere misurato solo in base alle pubblicazioni scientifiche e all'acquisizione di finanziamenti esterni. Dobbiamo rendere le scoperte scientifiche più comprensibili e accessibili per rafforzare la fiducia della società nella scienza”.
Alla cerimonia erano presenti anche il sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi, e il presidente della Giunta provinciale, Arno Kompatscher, che hanno portato i saluti della città e della Provincia di Bolzano, sottolineando l’importanza dei giovani per il futuro della società e il ruolo fondamentale delle università nella produzione e nella diffusione della conoscenza. “La scienza vive di domande, dubbi e sviluppo continuo, e questo è esattamente ciò di cui abbiamo urgente bisogno in questi tempi difficili”, ha affermato il presidente della Provincia Kompatscher.

Nel suo intervento, il rettore, prof. Alex Weissensteiner, si è concentrato sui profondi cambiamenti demografici che stanno plasmando la nostra società: “Le variazioni nelle dimensioni della popolazione, l'invecchiamento della società, i movimenti migratori e i mercati del lavoro in evoluzione ci spingono a ripensare il ruolo delle università e a riaffermare la loro importanza come fari della conoscenza, dell'innovazione e del cambiamento sociale”. Il rettore ha poi sottolineato come il mondo del lavoro del futuro richiederà una formazione continua: “I percorsi lavorativi stanno diventando meno lineari e più dinamici: le università non possono più concentrarsi solo sugli studenti “tradizionali”, ma devono rivolgersi ad un pubblico più ampio e diversificato”.
Le rappresentanti del corpo studentesco, Paulina Hedler e Aurora Bellotti, hanno accennato a come il cambiamento demografico stia cambiando la nostra società. “Ci sono meno giovani e questo significa anche meno innovazione e meno crescita. L’università ha un ruolo fondamentale nell’affrontare queste sfide ed è quindi importante che si investa nell’educazione per creare delle reali opportunità di innovazione e crescita”, hanno spiegato.

L’ospite d’onore dell’evento, il prof. Francesco Billari, rettore dell’Università Bocconi di Milano, ha tenuto un’allocuzione su “Le sfide della demografia e del capitale umano”, un tema estremamente attuale per il nostro Paese e per la Provincia Autonoma di Bolzano. Billari ha affermato che il XXI° secolo sarà il secolo dell’Università. “Le rivoluzioni che caratterizzano il mondo odierno sono connesse ad una ricerca avanzata. C’è bisogno di università di frontiera che spingano avanti la frontiera della conoscenza e favoriscano ricadute positive sull’industria e sul territorio. Per poter sfruttare queste tecnologie è fondamentale che il capitale umano venga diffuso e che ci sia una percentuale elevata di laureati all’interno della popolazione. Dobbiamo puntare sull’Università e dobbiamo riuscire ad avvicinarla a più persone possibili. Se non lo faremo, lo faranno altri Stati, e sarà lì che si concentrerà la produzione industriale e l’innovazione”, ha concluso il prof. Billari.
L’accompagnamento musicale della cerimonia è stato curato dall’Ensemble “ELLIS through the BARRICADES”.
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