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Forever Young: unibz porta la musica classica nella RSA Don Bosco

Ha preso il via ieri il progetto di ricerca promosso dal prof. Paolo Somigli, che porta la grande musica classica all’interno della RSA Don Bosco di Bolzano.

By Arturo Zilli

Signore con microfono parla a persone anziane sedute in una sala
Il prof. Paolo Somigli inaugura il ciclo di incontri nella RSA Don Bosco. Foto: unibz

Cultura e benessere nelle case di riposo. Forever Young nasce dal desiderio di coniugare cultura e intervento sociale, valorizzando la musica classica e lirica come strumento di stimolazione cognitiva e benessere per la popolazione anziana. «L’idea – racconta il prof. Somigli – è nata un paio di anni fa, quando Bolzano si era candidata come Città della Musica UNESCO. Oggi è diventata realtà grazie alla collaborazione con l’Azienda dei Servizi Sociali di Bolzano, che ha finanziato l’iniziativa». A differenza delle consuete lezioni universitarie, in questo caso gli interlocutori sono gli ospiti della struttura residenziale, coinvolti in un ascolto guidato e attivo di celebri capolavori della tradizione operistica e classica. Ogni incontro, della durata di un’ora e mezza, si compone di due momenti: una spiegazione introduttiva dell’opera in programma, seguita da una fase partecipativa in cui gli ospiti sono invitati a cantare alcune sezioni significative.

Facciata della casa di riposo con entrata, balconi e finestre
La RSA Don Bosco, in via Milano a Bolzano. Foto: unibz

Il debutto con L’Orfeo di Monteverdi
Il primo incontro si è svolto nel pomeriggio di ieri e ha visto la partecipazione di circa 50 ospiti della RSA, guidati alla scoperta di L’Orfeo di Claudio Monteverdi. Ad affiancare il prof. Somigli al pianoforte è stata la prof.ssa Elena Sartori, docente di coro al Conservatorio “Claudio Monteverdi” di Bolzano, che ha curato la direzione delle attività corali.

Ricerca e impatto sociale
Gli incontri si concluderanno nel mese di ottobre, ma il progetto avrà un seguito anche in ambito accademico. Entro la fine del 2025, infatti, i risultati delle osservazioni raccolte confluiranno in una pubblicazione scientifica dedicata al ruolo dell’ascolto musicale e della pratica d’insieme nell’invecchiamento attivo e nel mantenimento delle facoltà cognitive.

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