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Free University of Bozen-Bolzano

Education Culture Society

Imparare l'economia con la tv

L’intrattenimento educativo può modellare comportamenti e promuovere scelte più vantaggiose non solo in ambito alimentare ma anche finanziario. L’editoriale del prof. Mirco Tonin.

By Mirco Tonin

La TV può contribuire all'alfabetizzazione finanziaria della popolazione? Il prof. Mirco Tonin ne è convinto. Foto: Erik Mclean su unsplash.com
La TV può contribuire all'alfabetizzazione finanziaria della popolazione? Il prof. Mirco Tonin ne è convinto. Foto: Erik Mclean su unsplash.com

Novembre è il «Mese dell'Educazione Finanziaria» e ci sono state molte iniziative volte a sensibilizzare la popolazione. Si tratta di una attività necessaria per due motivi. Il primo è che il livello di conoscenza in Trentino-Alto Adige, così come nel resto d'Italia, è molto basso. Il secondo è che facciamo continuamente scelte che richiedono consapevolezza su questi temi e rischiamo di commettere leggerezze ed errori che si possono rivelare molto costosi. Accedere a un mutuo, comprare un prodotto finanziario o assicurativo... o anche solo scegliere un contratto telefonico possono diventare un «salto nel buio» per chi non riesce a comprenderne i meccanismi di base.

Per quanto lodevoli, queste iniziative non possono però essere sufficienti a cambiare realmente la situazione. Quello che serve è un impegno costante e diffuso, in grado di raggiungere ampi strati della popolazione, e soprattutto le persone che non si interessano di temi economici o finanziari, magari perché li ritengono troppo complicati o terribilmente noiosi. Il rischio, come al solito, è quello di «predicare ai convertiti», mentre le persone che avrebbero più necessità di formazione sono difficili da raggiungere.

Il prof. Mirco Tonin, autore dell'articolo.
Il prof. Mirco Tonin, autore dell'articolo.

Uno spunto interessante riguardo a questo viene da uno studio appena pubblicato a firma di Francesco Principe, dell'Università di Bergamo, e Vincenzo Carrieri, dell'Università della Calabria. La ricerca indaga come la televisione, in particolare i programmi di cucina, influenzi le abitudini alimentari e la salute. Utilizzando dati relativi al passaggio dell'Italia alla tv digitale, che ha significativamente aumentato la disponibilità di programmi di cucina, i ricercatori hanno osservato un cambiamento positivo nelle scelte alimentari e nella salute delle persone. La transizione, avvenuta nelle varie regioni tra ottobre 2008 e luglio 2012, ha portato a un aumento delle ricerche online di contenuti legati alla cucina, all'acquisto di ingredienti più sani e alla riduzione del consumo di grassi e cibi trasformati. Questo comportamento è stato associato a una riduzione dell'obesità, in particolare tra i telespettatori abituali. L'analisi evidenzia che l'esposizione ai programmi di cucina favorisce l'apprendimento attraverso l'osservazione, incoraggiando una cucina casalinga più sana.

Questi risultati suggeriscono che i media, attraverso il cosiddetto edutainment o «intrattenimento educativo», possono efficacemente modellare i comportamenti e promuovere stili di vita più sani, non solo in cucina, ma potenzialmente anche in banca e online. La televisione è stata, negli anni Sessanta del secolo scorso, uno dei mezzi per alfabetizzare ampi strati della popolazione che non era in grado di leggere e scrivere. Potrebbe ora contribuire, producendo contenuti al contempo coinvolgenti ed educativi, a diffondere altri tipi di alfabetizzazione, inclusa quella economico-finanziaria. Ce ne sarebbe veramente bisogno.

Editoriale pubblicato il 26.11.2024 sul quotidiano "Corriere dell'Alto Adige"

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